lunedì 28 luglio 2008

Pigrizia drastica

Spesso l'alibi per non fare niente è voler far tutto.

E' quello che penso quando sento chi proclama "O tutto, o niente".
Persone così tutte d'un pezzo, da non far niente, piuttosto che darla vinta al "poco".

Potremo chiamarla "pigrizia drastica".
Le sue vittime si agitano, inveiscono, brandiscono il famoso "ci vorrebbe ben altro..." e poi... non fanno nulla.
Ma nella gloria della coerenza. E magari, sentendosi pure "scomodi".

Il massimo, per un pigro.

giovedì 24 luglio 2008

Truffetta del cuoco

Buongiorno!
Mi giro verso chi mi ha salutato, ma non lo riconosco.
"Lei non si ricorda di me?... eppure io la vedo tutti i giorni dove va a mangiare" Rimango spiazziato, perché di solito mi faccio un panino per utilizzare la pausa pranzo per scrivire. Lui continua a sorridermi. E' un omone di chiara estrazione araba, che si professa cuoco tunisino del ristorante dove - secondo lui - io consumerei il mio pranzo di lavoro.
"E in quale ristorante lavora, scusi?.." Senza perdere il suo sorriso mi chiede di indovinare. Inizio a sentire puzza di bruciato. Non indovino e non ci provo nemmeno.
Allora lui attacca con la storia... "Sto andando all'ospedale Santo Spirito: se mi nasce un maschio io invito tutti a cena per mangiare a volontà... Ora però, il mio ristorante è chiuso. E io non ho soldi fino alla sua apertura.... Capisce il mio problema?"
Lo guardo dritto negli occhi per fargli capire che non attacca.
Lui capisce che gli è andata male. "Ok fratello... non fa niente", fa andandosene con il suo sorriso indissolubile.
Insomma, un'altra variante delle tante truffe.

Come lo racconto a casa, mi prendono subito in giro: per forza che ci provano con te... si vede subito che hai l'aria da rimbambito...

mercoledì 23 luglio 2008

Prima volta

Ieri è stata la mia prima giornata da militante.
Nel senso che ho svolto un turno di pulizia tavoli e ramazzamento pedana-ristorante nella Fiaschetteria della Festa dell'Unità di Roma.
Due ore in tutto, in cui il mio perfezionismo ha lottato continuamente contro il vento che mi faceva cadere le foglie là dove le avevo appena tolte.
Quando ho finito, pensando di aver fatto la mia parte, ho visto i militanti veri che in cucina continuavano a faticare tra fornelli e verdure, senza nessun problema, preparati a star lì per tutta la serata.
Allora mi è venuto in mente con quanta puzza sotto il naso - da membro della così detta società civile - mi sono affrettato tante volte a dichiararmi nelle riunioni politiche "non iscritto ad alcun partito", come fosse un certificato di purezza.
Quei militanti volontari - cucinando gratuitamente per gli altri - hanno una forza contagiosa. Basta lavorarci insieme e ci si sente subito riconciliati dalla loro fatica serena alla buona politica.

lunedì 21 luglio 2008

Sorpasso

"I sacerdoti pedofili vanno consegnati alle forze dell'ordine".

Sembra un concetto ovvio.
E invece il Papa ha dovuto affrontare una lunga elaborazione prima di abolire la sconcertante consuetudine fino ad oggi seguita, di spostare da un posto all'altro i preti pedofili.

Così. mentre il Governo sta cercando il modo di reintrodurre l'immunità per i parlamentari, bisogna dare atto al Vaticano di averla tolta ai preti pedofili.

Bene, dopo essere stati superati dalla Spagna in economia, ci tocca subire pure il sorpasso del Vaticano sulla legalità.
Non siamo messi benissimo.

lunedì 14 luglio 2008

Lettera per Eluana (a Giuliano Ferrara)

Buongiorno Direttore Giuliano Ferrara,

le scrivo in riferimento all'iniziativa promossa dal giornale Il Foglio, per far portare bottiglie d'acqua in Piazza del Duomo e denunciare la morte per sete di Eluana Englaro.

Io credo che Eluana, se non può vivere per sé, non deve vivere per noi.

Nessuno può chiedere di consumare lentamente una persona, come fosse un tributo alla nostra coscienza che non vuole essere disturbata da una scelta difficile.

Nessuno può essere così privo di pietà, da impedire ad un padre di poter seppellire la propria figlia e costringerlo invece ad avere la sua salma in casa per anni.

E allora, caro Direttore, credo che le bottiglie che saranno portate, saranno solo molotov d'ipocrisia.

Con profondo dissenso per la sua iniziativa
Massimo Marnetto - Roma

Saluto

Faccaimo sempre più fatica a salutarci.
Un gesto una volta semplice e cordiale, si è incrostato di significati.

Così, aumentano di giorno in giorno i tirchi di saluto. Quelli convinti che se non danno troppa confidenza, aumentano le loro quotazioni.

Il cattivo esempio viene anche dalla politica, dove ministri e parlamentari anche quando si stringono la mano, non si guardano. Questo vizzietto spesso lo sfoggiano anche con gli elettori.

Capita che il politico porge la mano, ma già guarda altrove, come a dire "ti do il contatto, ma non l'attenzione".
E io, se fanno così, non gliela stringo.

E' la mia battaglia (idealista, lo so) per relazioni più autentiche.

venerdì 11 luglio 2008

Giovane

"Buongiorno, Ragazze terribili" - "Ah.. Scusi, forse ho sbagliato numero... io cercavo l'organizzazione di un laboratorio di scrittura estiva..." - "Sì, siamo noi..."
Alla fine c'intendiamo e così mi metto d'accordo: andrò in agosto per tre giorni in una ex-miniera ristrutturata, per parlare di scrittura con altre persone, soprattutto ragazzi.

Mia figlia dice che sarò l'unico vecchio, ma la cosa non mi scoraggia. Anzi, ho già comprato i biglietti per l'aereo e un quaderno nuovo e profumato di carta fresca.
A tenere le "lezioni" saranno giovani scrittori e questo rende il tutto ancora più interessante. Apprendere da chi ha meno anni di me lo considero un privilegio.
Per la notte mi devo adattare a dividere una stanza da due con chi deciderà l'ostello, ma non mi crea nessun problema, anche se sarò leale dichiarando subito che russo come bue.

Non voglio fare il giovane. Lo sono.
Ma so che gli anni passano e presto arriverà il momento in cui per viaggiare, riterrò indispensabile una singola con bagno.

mercoledì 9 luglio 2008

No Morretti, no Pardy

Il giorno dopo aver partecipato a Piazza Navona, tutti a dirmi .. te l'avevo detto io.
E io incasso, Perché in parte hanno ragione. Ma solo in parte.
Infatti, sono andato "in piazza" mettendo in conto tante cose che non avrei condiviso, persino alcune da cui mi sarei dissociato, come infatti è avvenuto.
Ma quando c'è uno signor B, che armeggia intorno alla Costituzione, beh...io vado.

Anche se c'è Grillo che fa la sua marmellata di cose giuste e sbagliate,.. Travaglio che stecca sul PD e soprattutto scambiando per arrendevolezza la compostezza istituzionale del Presidente della Repubblica, uno dei pochi punti di riferimento di queste istituzioni traballanti, ecc.

Però, nonostante tutto, mi porto nel cuore la faccia di tante persone vere, con le quali condivido l'impossibilità ad abituarmi al berlusconismo. Ma soprattutto, la necessità di manifestarlo, "perché - come ha detto la Borsellino - nei momenti difficili della democrazia è ancora importante scendere in piazza".

Una cosa è certa:nonostante la presenza di Pancho Pardi, i girotondi - cioè cittadini autoconvocati - sono finiti con il ritiro del loro garante: Nanni Moretti.
No Moretti, no Pardy.

lunedì 7 luglio 2008

Stelle

Stavo innaffiando le piante in terrazza, quando si è alzato un venticello fresco... Bellissimo.
Un giorno lo farò... dormirò in terrazzo in una notte d'estate bollente come questa, per stare fresco e per vedere le stelle come quando viaggiavo in autostop e dormivo nel sacco a pelo sui prati. L'unico problema è la mattina, quando ti svegli con la faccia appiccicosa di umidità, ma basta una lavata e passa tutto.
Lo farò...

Vado

A Piazza Navona ci sarò.

Con tutti i miei dubbi e il rischio di sbagliare.
Ma senza rischio, non c'è cambiamento.

Ci vediamo là.
Massimo

giovedì 3 luglio 2008

Devo pensarci...

Mai sono stato così combattuto.
Parlo della partecipazione alla manifestazione dell' 8 luglio.

Da una parte si trova l'esigenza sacrosanta di denunciare le ultime devastazioni di Berlusconi; dall'altra, atteggiamenti di furbizia organizzativa e aggressività nei confronti delle scelte di Napolitano, Veltroni e del PD.

A suo tempo, ho dato - come molti altri - il mio contributo convinto ai girotondi.
Ma allora la reazione dei cittadini era chiara e univoca: il girotondo era un antifurto che scattava contro i ladri democrazia.

Adesso vedo il tentativo di prendere "due piccioni con una fava": manifestare contro Berlusconi e il suo governo e - già che ci siamo - bocciare il progetto del PD, in una fase cruciale della sua evoluzione.

Là eravamo cittadini auto organizzati senza partiti.
Qui, c'è l' IdV che ha preparato tutto senza coinvolgere nella progettazione dell'evento il PD - con cui ieri si è presentato alle elezioni - per lasciargli volutamente l'unico ruolo subalterno di... aderente.

Questa malizia da scarpe grosse e cervello fino non mi piace.

Ma poi mi chiedo: posso permettermi il lusso di queste riflessioni mentre Berlusconi saccheggia la democrazie e le sue regole?

Devo pensarci.
Devo pensarci fino all'ultimo.

Geniale

E' nell'entroterra siciliano, a Km 13 dalla costa di Noto. Una masseria ristrutturata con amore dai proprietari, bravi anche in cucina. E' lì che andremo con tutta la famiglia (cana esclusa: per motivi di salute resta a casa nel fresco, guardata e curata). Per le vacanze cerchiamo sempre di trovare un posto che offra mare e cultura, così da alternare giornate di bagni e sole ad altre di visite in posto belli (anche perché così la mia carnagione lenta all'abbronzatura ha un intervallo di tregua).
Anche quest'anno, puntuale come l'estate, il CdD, "Consiglio delle donne" (moglie + due figlie universitarie) ha riportato all'ordine del giorno il tema della "micragnosa", ovvero la nostra Micra di oltre 10 anni, in cui - a loro dire - si viaggia troppo stretti. Io sono invece a favore della Micra, perché è piccola - e quindi ottima per Roma - consuma poco e va ancora benissimo.
Così, durante l'ultimo CdD sul tema "Muoversi nelle vacanze" stavo per capitolare (basta, dobbiamo cambiare macchina), quando ho avuto l'idea geniale: voi andate in aereo, io scendo in Sicilia con macchina e bagagli; passo a Catania, vi prendo all'aeroporto e arriviamo tranquilli e sereni a destinazione.
Morale: per essere ecologici, bisogna sapersi organizzare (applausi).

martedì 1 luglio 2008

Talento & Merito

"Dizionario del pensiero organizzativo", presentazione del libro alla Feltrinelli.
Cuore del tema: c'è conflitto tra talento e merito?
Sì: il talento è merito solo se viene riconosciuto dall'organizzazione. Cioè, se è funzionale alla sua crescita, ma dal punto di vista di chi ha il potere di orientarla.
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In Italia le organizzazioni - di lavoro, politiche e di pesniero - tendono al conformismo, che è l'acerrimo nemico del talento.
Questo infatti per sua natira provoca un cambiamento, un rischio; il conformismo invece, cerca nella ripetizione il consolidamento delle procedure e l'azzeramento del rschio.
Penso al PD, al rinnovamento della politica, alla resistenza dei conformisti: il cammino per il rinnovamento sarà lungo