domenica 28 settembre 2008

America

Il mio amicio americano vive a Roma da 20 anni e anche se parla ancora come Olio, è una persona molto colta. Gli chiedo di darmi il suo punto di vista sul confronto tra Mc.Cain e Obama... così, a bruciapelo.
"Sai Massimo che Mc Cain ha fatto i suoi studi a singhiozzo e in un posto come l'università delle Hawaii, dove è arrivato 644° su 647, roba che là in sei mesi impari quello che io insegno in un giorno nella high school... "

"Ma dicono che gran parte degli americani sono sensibili agli eroi di guerra" "Sì, questo è un elemento che fa ancora sensazione, ma solo sull'elettorato emotivo, che però è tanto"

"Beh, anche la Palin pesca bene nell'elettorato emotivo, lei che fa figli e spara come un demonio".
"E' una cogliona. Il vecchio stereotipo di questa terra è la mia terra: quando c'è paura, anche la staccionata di casa diventa un check point, è un limite che non devi superare. Se lo passi, io sparo. E la Palin dice che fai bene. Anzi, lei si allena perché non si sa mai".

"Hanno tutti così paura?"
"Sì, ormai è un'epidemia. Ora neanche più delle banche ti puoi fidare. E la gente si sente frustrata, si chiude, spara... O forse, è talmente disorientata, che stavota potrebbe persino votare Obama".

martedì 23 settembre 2008

Marketing

Ogni mattina, vado in ufficio con una enorme Mercedes, con tanto di autista e aria climatizzata.

In realtà vado in autobus (Mercedes veramente), ma da quando il marketing è obbligatorio, ho imparato a darmi comunque un tono.

giovedì 18 settembre 2008

Canetta

Un figlio? Non subito. Prima vorremmo stabilizzarci per un paio d'anni e poi sicuramente... Questo è quello che dicevamo appena sposati e poi dopo pochi mesi mia moglie è rimasta in cinta.
Un nuovo cane? No, prima dobbiamo smaltire il dolore di Trilly e poi, fra qualche mese... E invece, sabato, mentre facevamo colazione insieme, non ne potevo più di quei musi lunghi. "Chi mi accompagna al canile comunale a prendere una cuccioletta?" Neanche avessi buttato un petardo in cucina, io!.. anch'io!.. Mai viste le figlie prepararsi così in fretta. E in mezz'ora stavamo già alla Muratella, vicino all'aeroporto, dove c'è il più grande e attrezzato canile del Comune di Roma. Abbiamo compilato il modulo e ci siamo messi in fila. Arriva una ragazza sorridente con una grande scritta sulla felpa: VOLONTARIO. "Leggo dal modulo che non cercate un cane di razza, purché sia femmina, cucciola e di taglia media, vero?" Ci scappa un ridicolo Sì in coro. Inizia la visita delle pretendenti. Il momento più duro, perché per sceglierne una, devi avere la lucidità di dire no a tutte le altre. Non è semplice, ma ci riusciamo e dopo colloqui con "educatori", firme e un piccolo contributo di 20,82 euro... Prisca è in macchina con noi sulla via di casa.
E' piccola, un po' bracchetta, tutta marrone con pelo medio, molto carina, ma io - per non farle montare la testa - la chiamo la "racchietta" o anche "la trovatella della Muratella". perché è stata trovata dentro uno scatolone insieme ai fratelli, in un parco.
Adesso, dopo solo una settimana che sta in casa, si è scatenata. Da morticina spaesata è diventata una indemoniata (quando si mette a terra con la pancia in su per farsi carezzare, gliela gratto pronunciando la formula di rito "esci da questo corpo... o spirito malvagio...").
Insomma, alle mie figlie e a mia moglie è tornato il sorriso. Io - in quanto unico uomo di casa, quindi virilmente duro - "accetto" con compostezza la canetta (e raccolgo le sue caccche).
Ma una cosa è certa: abbiamo capito che senza cana non ci sappiamo stare.

martedì 16 settembre 2008

Volantino

La ragazza mi porge il volantino mentre vado a passo svelto. Vedo al volo la pubblicità: non m'interessa. Passo al suo fianco, la guardo meglio, è sicuramente una che ha bisogno di lavorare. Ha ancora in mano un bel mazzo di volantini. Penso che se prendo il mio, finirà prima. Sono già due passi oltre, però. Torno indietro, la guardo, non capisce bene... allungo la mano verso la sua col volantiino. Lo prendo, sorride, sorrido. E me ne vado.

sabato 13 settembre 2008

Forse...

Due immagini di rinnovamento colte ad un incontro del PD romano:
  • la parlamentare Maria Coscia che arriva con me in autobus;
  • Nicola Zingaretti che ascolta gli interventi guardando chi parla (di solito i politici non si guardano) e non leggendo un giornale (di solito politici non si ascoltano).

Forse un partito nuovo sta nascendo davvero.

martedì 2 settembre 2008

Il PD che vorrei

Il PD arriverà presto al momento della verità: il tesseramento.
Io - da non iscritto - gurderò alla partecipazione e all'innovazione.

Difficile tornare alla ruotine dei partiti classici, dopo l'esperienza delle primarie.
Certo, non chiedo che si facciano primarie tutti i giorni, ma si potrebbero utilizzare non solo nuove tecnologie, ma nuove idee per coinvolgere i "militanti".

Bene le consultazioni on line (mini-referendum) ed altre esperienze di "democrazia on line".
Ma io mi riferisco soprattutto a iniziative di "animazione politica" per non rassegnarsi alla visione delle partite, come avveniva nelle sezioni.

Esempi?
  • Far realizzare (a giovani e non) dei "corti-inchiesta" su temi sociali, artistici, economici(immigrazione, sballo dei giovani, coro-vita, bellezza, casa, paure, ambizioni... ) per creare consapevolezza
  • E poi farli circolare, discuterne con gli autori, premiare chi ha tirato fuori temi inesplorati...
  • Realizzare radio o tv di quartiere gestite da e per i cittadini.
  • Organizzare incontri periodici d'arte (foto, lettura, musica...)
  • Gemellarsi con Circoli di un'altra città, italiana e europea... (un circolo del PD di Catania con uno di Bologna; uno di Roma con uno del PSOE di Valencia...)

Insomma, animare i luoghi della politica affinché succedano cose interessanti, per far sì che occuparsi degli altri - insieme agli altri - torni a diventare appassionante.

lunedì 1 settembre 2008

Invenzione

Invenzione: copri-bara da cerimonia.

bisogno:
- fare bella figura al funerale, risparmiando;
- non sprecare legno pregiato per le bare
- salvare le foreste e l'ambiente

soluzione:
cofano di elegante fattura con una sportello laterale dove si infila la bara di zinco; dopo la cerimonia, al momento della sepoltura si sfila e la bara di zinco dal cofano, affinché questo possa essere riutilizzato.