domenica 28 dicembre 2008

Buon anno

Spesso impiego energie, tempo denaro, per un ideale.

Un ideale non è una persona che conosci, un amico, un fratello.
Non attiva un meccanismo di solidarità istintiva.

L'ideale non è nessuno e racchiude tutti.
E allora per chi lotto, quando mi batto per un ideale?
Per una perfezione, che è assenza di sofferenza.

Lotto contro la sofferenza anche di chi non conosco, ma che non sopporto perché si propaga a me.
Per semplice parentela umana.

Buon anno a noi idealisti

giovedì 25 dicembre 2008

Il giardino di limoni (film)

Salma è una donna palestinese, che vive di quello che riesce a procurarsi dai suoi alberi di limoni, un piccolo appezzamento ereditato dal padre.
La sua vita cambia quando nel terreno confinante viene a vivere il ministro della difesa israeliano.

I suoi alberi vengono visti come un possibile nascondiglio di eventuali terroristi, così si decide di tagliarli.
Salma è sola. Il suo unico figlio maschio è a New York e le due femmine sono alle prese con la dura vita dei Territori Palestinesi.
Mentre cerca di capire come reagire, le costruiscono una barriera attorno al limoneto, che le impedisce di innaffiare.
Intanto, dall'altra parte, nella villa del ministro, la moglie inizia a capire che sta succedendo qualcosa. Quando Salma scavalca la barriera per andare ad accudire i suoi limoni ormai quasi secchi, il suo sguardo per un lungo attimo si aggancia a quello della giovane moglie del ministro. In quel silenzio c'è una richiesta d'aiuto che passa da donna a donna, e la israeliana ne resta turbata, tanto da prendere le difese della palestinese in una conversazione con il marito.
Salma chiede aiuto ad un avvocato amico di famiglia, disposta a tutto pur di salvare la sua terra. L'avvocato crea un caso e i media si iniziano ad interessare della vicenda, tanto da chiederne spesso conto al Ministro, nelle interviste, che per questo motivo inizia ad infastidirsi seriamente.

L'inaugurazione sfarzosa della villa del ministro stride con con la dignitosa povertà in cui vive Salma, ormai corrosa dall'ingiustizia di essersi vista respingere anche la sua richiesta giudiziale di primo e secondo grado.

Ma il giovane avvocato vuole ricorrere alla Suprema Corte e tiene accesa la sua speranza, mentre tra i due nasce un sentimento, subito contrastato dal capo villaggio, che mette in guardia la donna dal non profanare la memoria del suo povero marito con comportamenti disdicevoli.

Salma e l'avvocato rimangono uniti nella loro battaglia, come nel loro amore. Tutto quello che ottengono è una sentenza che sostituisce lo sradicamento dei limoni, con la loro potatura a 30 centimetri.

Salma tocca con mano la sua impotenza. Esce dall'aula della Suprema Corte sconfitta e confusa, quando ancora una volta incontra lo sguardo della moglie del ministro, che sfidando tutti i divieti, era voluta andare all'udienza.
Le due donne non si parlano mai; ma sono a modo loro alleate contro uomini - il marito ministro e il capo villaggio arabo - che non capiscono le cose con la loro stessa intensità.

E' un film duro e delicato insieme. Che unisce la denuncia dell'ingiustizia, con la speranza della vita, sempre pronta rifiorire.
Come un albero di limone.

mercoledì 24 dicembre 2008

Presepe

In questa vigilia, niente inviti.

Con mia moglie siamo andati allo spettacolo delle sei a vedere un bel film, l'ospite inatteso. Eravamo in una platea meravigliosamente vuota, dopo aver lasciato fuori la folla.

Al ritorno, è ora di cena e la strada è vuota e silenziosa, sotto finestre piene di luci.
Solo i venditori ambulanti che smontano i banchi, più in là un gruppo di extracomunitari tranquilli che conversano e ridono tra loro lasciando nuvolette di fiato davanti alle bocche, un barbone randagio con due cappotti e la sua busta di plastica che parla di sé a nessuno e barcolla seguendo la sua cometa.

Tutti in cerca di pace, in questo presepe urbano.

sabato 20 dicembre 2008

Regalo

Il regalo.
Accidenti a lui

Tutta colpa dei Re Magi e della loro pessima idea di portare oro, incenso e mirra.
Se avessero mandato solo due righe sentite di “felicitazioni per la lieta nascita…”, mica eravamo messi così.

Le strade di Roma sono in piena. Altro che Tevere.
Una rissa di gente, spinte, pacchetti, cellulari, cassiere sull’orlo della crisi…

E’ Natale. Dobbiamo essere tutti più doni.

venerdì 12 dicembre 2008

Valore

"Sì, sono d'accordo su tutto, ma una giornata in meno di stipendio non me la posso permettere" E' questa la frase che mi sono sentito dire anche dai colleghi più convinti dei danni e delle ingiustizie che questo governo sta causando.

Oggi, io sciopero, ma queste assenze mi fanno male.

Capisco la crisi e tutto il resto, ma i nostri padri hanno rinunciato a molto di più per guadagnarsi una maggiore giustizia sociale. Quella che noi oggi dovremmo difendere.
Sempre che ne capiamo ancora tutto il valore.

domenica 7 dicembre 2008

Seggi

Election Day per le votazioni amministrative ed europee: le propone il Ministro Maroni per risparmiare tempo e soldi.

Bene, rilancio: vorrei che non si allestissero più i seggi nelle scuole, per non pesare su queste strutture, che di problemi ne hanno già tanti.

Mi ha colpito vedere le elezioni americane con i seggi nei super mercati.

Non pretendo tanto, ma si potrebbe lanciare un piccolo bando locale per invitare chi volesse, a mettere a disposizione il suo locale - purché idoneo e senza barriere architettoniche - salvo un rimborso spese forfettario per il "fermo attività".

Sicuramente si spenderebbe anche meno.