venerdì 27 febbraio 2009

Privacy

Senza intercettazioni telefoniche,
si garantisce la privacy dei delinquenti.

Se il Governo si batte per questo obiettivo,
non siamo messi bene.

domenica 1 febbraio 2009

Vuoti a perdere (voto film 8 1/2)

Josef con trent'anni d'insegnamento sulle spalle non può farsi prendere in giro di un studentello molesto, anche se è il figlio del maggiore sponsor della scuola.
Così, dopo la terza interruzione, gli spreme una spugna sulla testa, bagnandolo come un pulcino.
Nel colloquio con la preside scopre all'improvviso che di quella vita non ne può più. "Non sono più felice", dice e si dimette nella sorpresa generale.
Inizia così la sua vita da pensionato, facendo dei lavoretti in casa senza passione e con la moglie che lo incalza per ogni guaio che combina.
Decide così di trovarsi un lavoro qualsiasi.
Prova con le consegne in bicicletta, visto che il fisico ancora è in forma, ma cade e si ferisce un piede.
La moglie - anche lei insegnante di tedesco in pensione e ancora di piacevole presenza - lo rimprovera per la sua imprudenza, ma nello stesso tempo è contenta che la convalescenza lo contringa a stare un po' con lei. Lei che vorrebbe rianimare il loro rapporto, ma le sue premure non riescono a suscitare nel marito alcun interesse.
Appena rimesso, Josef trova lavoro nel reparto dei vuoti a rendere del grande magazzino. Il lavoro è semplice: prendere le bottiglie restituite e metterle nelle cassette. Ma lui, con la sua cultura e sensibilità, instaura con clienti un rapporto di cordialità e così si fa presto ben volere da tutti.
Sarebbe tutto perfetto, ma invece fa spesso dei sogni erotici, nei quali appare una sua ex collega che lo ha sempre tentato e che forse lo avrebbe voluto anche sedurre.
Un giorno la donna si presenta e gli lascia un esplicito bigliettino per invitarlo a casa quando il marito non c'è. Lui va, ma sbaglia giorno e così inventa davanti al marito che il motivo di quella visita era solo chiederle se poteva fare ripetizioni ad un suo collega, un giovane magazziniere che non riesce ad avere una ragazza.
La collega si presta, ma poi lo chiama in casa e più di una volta chiude la comunicazione quando sente la voce della moglie.
Che inizia ad insospettirsi.
Il timore che possa avere un'altra donna convince la moglie ad essere più attraente. Si taglia i capelli, si mostra gentile, lo raggiunge anche nel suo divano letto, dove ormai va a dormire da solo, per corteggiarlo, ma senza avere nessuna attenzione.
Attenzioni che invece riceve da un suo maturo allievo, a cui dà lezioni di tedesco e che alla fine le confessa in perfetto tedesco che in realtà le ha chieisto delle lezioni solo perché è innamorato di lei.
Intanto la giovane figlia si è separata dal marito e trova consolazione in un gruppo religioso.
Una volta la ragazza va a trovare il padre mentre con lui c'è un ex collega scapolone, che non sapendo che la ragazza è la figlia, si lascia andare in complimenti molto espliciti.
Josef, invece di risentirsi, prende la palla al balzo e riferisce al collega che ha fatto colpo sulla ragazza dandole anche l'indirizzo del lavoro per poterla corteggiare.
I due alla fine passano dall'amicizia all'amore, senza che la ragazza, né il suo fidanzato sospettino il ruolo del padre.
Tutto esce allo scoperto in occasione dell'anniversario di Josef, quando il collega arriva a prendere in auto la ragazza e scopre che è la figlia di Joasef. All'inizio i due si danno del lei, ma poi Josef confessa, sperando in un perdono soprattutto in vista della sopresa verso cui sta portando il gruppo.

Infatti,arrivati in un campo, si vede il pallone di una mongolfiera che stanno gonfiando per loro.
La sorpresa spiazza la moglie, in conflitto tra la gioia del dono e la paura del volo.
Josef la convince, ma mentre sono a bordo la mongolfiera si disancora senza il pilota a bordo.

Tra la paura e la meraviglia per la visione delle campagne praghesi i due finalmente riescono ad atterrare, felici di essere ancora vivi.
E insieme.

E' un film che mi è molto piaciuto per la sua originalità, leggerezza e micidiale ironia dei dialoghi, azzeccatissimi.