lunedì 24 dicembre 2012

Tregua a tavola di Natale

"Mi raccomando: a tavola niente politica".
E' la frase che risuona in tutte le case, perché fra poche ore nelle famiglie scatterà la "tregua natalizia".

Quella che permetterà di far accomodare le vecchie zie berlusconiane ad un brodo di cappelletti di distanza  da cognati neo-montiani, mentre i "rossi" ringalluzziti dalle primarie, vengono prudentemente posizionati nell'altro capotavola, dietro l'arrosto.

Il servizio anti-litigi è garantito dai padroni di casa, coadiuvati da volontari posizionati nei punti strategici della tavolata  ad alta infiammabilità, pronti alla minima scintilla di polemica, a  lanciare frasi idratanti ("A proposito: sapete chi mi chiamato ieri dopo anni?...)

La prevenzione è decisiva.
Argomenti permessi: lo studio dei ragazzi, le pazzie del meteo, la salute, i sapori di una volta, il precoce invecchiamento dei familiari assenti, la perfetta forma dei presenti.
Argomenti a rischio: innalzamento dei prezzi, figli che non riescono a trovare lavoro, trasporti pubblici che non funzionano.
Argomenti vietati: la politica e soprattutto Lui, la religione e soprattutto Lui.

Se la tavolata ha retto, meglio non rovinare tutto alla fine.
Mai ringraziare per la "cena elegante".