domenica 27 gennaio 2013

La "fame di giustizia" nella Repubblica della prescrizione

Che nesso c'è tra astensionismo, diseguaglianza e disoccupazione?
Il malfunzionamento della giustizia.

Uno Stato che non sa far rispettare le proprie regole non è credibile e non crea identità nazionale.
Questo deficit incide pesantemente sulla motivazione al voto, perché in molti hanno la sensazione che  la "fame di giustizia" dei cittadini non sia tra le priorità dei partiti pieni di inquisiti.  Anzi, meno funziono i tribunali e più i reati della casta rimangono impuniti.

Così la legge diventa "non" eguale per tutti.
Perché chi ha soldi per avvocati specializzati nell'ostruzionismo processuale, arriva illeso alla prescrizione
130.000 sono i miracolati dalla prescrizione denunciati nell'inaugurazione dell'anno giudiziario.
Ma per ogni "miracolato" c'è una persona, che ha speso soldi e tempo perché si fidava dello Stato e non ha ottenuto nulla.

E la disoccupazione? 
E' quella che c'è, perché  se mancano regole rispettate e legalità,.le aziende non investono.
Una giustizia celere, che tenga sotto controllo la malavita e consenta banalmente di recuperare un credito in tempi rapidi, è considerata un'infrastruttura indispensabile come e forse più di un'autostrada o di un aeroporto.

Ecco perché vogliamo una giustizia che funzioni.
Ma sappiamo che ogni inquisito che entra in Parlamento farà di tutto per prolungare la "Repubblica della prescrizione", dove i prepotenti la fanno franca e gli onesti restano soli.