domenica 15 ottobre 2017

Rosatellum: eleggiamo un candidato? No, una comitiva

Con la legge elettorale in discussione, non votiamo un candidato, ma comitive. 

I partiti mettono un "bel volto" nel collegio uninominale, mi piace e faccio la mia croce sul suo nome. Poi però il mio segno si moltiplica a specchio su tutta l'allegra brigata inserita del segretario di partito nella parte proporzionale. Tutta gente che io non ho scelto, ma che è collegata in comitiva con il bel volto. E se c'è una coalizione di partiti, gli imbucati aumentano.

Non solo, ma al danno si somma la beffa. Perché anche il bel volto - magari l'unico che ritengo presentabile - può sparire nel gioco delle pluricandidature (possibili in ben sei collegi). Questo  accade quando lo specchietto per le allodole rinuncia e sceglie di essere eletto altrove, per lasciar posto nel mio collegio a un tizio che non ho votato.

Morale: l'elettore viene degradato a utile idiota per le comitive di nominati. Che risponderanno ai segretari, visto che i partiti che hanno voluto il Rosatellum ormai si sono desertificati nei territori. Ci saranno i ricorsi alla Corte Costituzionale e probabilmente le "comitive" saranno dichiarate incostituzionali. Ma intanto ci sarà un nuovo parlamento di imbucati. 

Massimo Marnetto