Che ripropone l'urgenza del primato della politica, cioè degli interessi pubblici su quelli privati.
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Occorre, quindi, dire con chiarezza che non si può lasciare il monopolio di valutazioni così strategiche a società private. Tra l'altro di opaca indipendenza, visto che in passato hanno promosso con tripla A i titoli tossici che poi hanno provocato la crisi.
Ci vuole una Banca Centrale Europea con maggiori poteri e maggiore forza.
Cioè, più fiducia nell'Europa politica.
Di questo vorremmo che parlassero il 20 gennaio a Roma, Merkel, Sarkosy e Monti.
Perché la diffidenza tra europei è lo spreco più ingente e urgente da eliminare.
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