domenica 29 novembre 2009

Nano-comizi a Largo Argentina (Libertà e Giustizia)

Le persone che hanno capito la truffa del processo breve, la collaborazione con Libera per la difesa delle terre confiscate e la presenza sempre più numerosa di volontari, anche giovani: sono questi i risultanti più importanti che ci portiamo a casa dopo la seconda edizione di Cantoni Animati.

Un’occasione per divulgare la democrazia partendo dalla cronaca politica, che ci ha fatto toccare con mano l’entità della disinformazione su temi cruciali come giustizia, lotta alla mafia, ambiente, tagli alla scuola, alla ricerca e tanti altri.

La tecnica è quella sperimentata: comizi concentrati di Maria, Isabelle, Danilo, Vito e molti altri (con nuovi “oratori” come Oriana, Cinzia, Nicola e la giovane Rossella) e volantinaggio intensivo con testi autoprodotti da tutti i gruppi romani, che hanno fatto un lavoro splendido per contenuti e chiarezza.

Ci sono state però anche delle novità: il mini palco montabile letteralmente creato da Giobbe (ormai in conclamata concorrenza con IKEA) e le videointerviste “professionali” curate dai giovani Tommaso e Elisabetta, del gruppo integrazione - che subito dopo il montaggio contiamo di mettere on line, così come le riprese giornalistiche di Fernando.

Come da copione, non sono mancati nè il picchiatello col mantello e il crocefisso, né i venditori di poesie africane (ormai un arredo fisso della piazza), né gli insulti gratuiti di qualche intollerante e in un caso abbiamo sfiorato la zuffa, ma Danilo – benché pesantemente coinvolto – è stato bravo ad evitarla.

E le persone?

Molte quelle ben informate e solidali, ma tanta anche la disinformazione.
Soprattutto indotta da termini subdoli come quell’aggettivo “breve” accostato a processo. “Perché non è meglio per tutti che i processi siano brevi? ha detto più di un passante leggendo il titolo del volantino che gli stavamo porgendo.

E così, ognuno di noi – su questo come su altri argomenti- ha “contro-informato”, con semplicità e immediatezza. Per rendere chiari concetti anche poco familiari come il paradosso apparente dell'attuale fase economica tra crisi e sovrapproduzione, che abbiamo voluto inserire tra i temi denunciati, in vista della conferenza di Copenaghen sull’ambiente.

Ma la cosa più bella di Cantoni Animati è stata la forte esperienza di partecipazione.

Siamo arrivati ad essere in 25 senza contare gli amici al seguito di molti soci, con più di 10 persone a volantinare sparse in tutta la piazza, mentre con il megafono abbiamo fatto oltre 20 “nano-comizi”, più innumerevoli frasi-flash da 10-15 secondi perfettamente sincronizzate con l'aperture delle porte del bus, la discesa dei passeggeri e la ripartenza dalla fermata di fronte.

Sono state 4 ore intense. Ma ne è valsa la pena.

Quando l’ispettore di polizia (con una gentilezza che ci ha fatto piacere) è venuto a dirci che il nostro tempo era scaduto, ci siamo accorti che era volato.
Tutti eravamo stanchi morti. Ma con la certezza di aver fatto una cosa necessaria, che nessuno fa più: parlare di democrazia e diritti tra la gente.

Commercianti

I commercianti si lamentano per la contrazione dei consumi.

Sappiano che i lavoratori a reddito fisso hanno ancora un conto in sospeso con Berlusconi proprio per come ha lasciato fare ai negozianti una delle speculazioni più clamorose della storia: la traduzione dei prezzi utilizzando il "cambio furbo" di 1000 lire uguale 1 euro.

Quella fu per loro una pacchia, mentre per il popolo delle buste paga il dimezzamento del potere d'acquisto: un trauma dal quale ancora non si è ripreso.

Quindi invece di lamentarsi delle minori vendite, i commercianti riducano i prezzi, per riportarli in equilibrio con il potere d'acquisto degli stipendi.

E vedranno che la gente tornerà nei loro negozi.

giovedì 26 novembre 2009

Donne

Nella giornata dedicata alla violenza contro le donne, ho pensato che sarebbe ora di abrogare le pagine del Vecchio Testamento in cui si racconta che fu Eva a porgere la mela ad Adamo.

Ormai non si fa più caso a quella che sembra una favola sull'ubbidienza.

Eppure, in quelle righe c'è una radice profonda che alimenta la disistima storica che si abbatte da secoli contro le donne.
Una minorità "naturale" che, in questo modo, sembra giustificare la superiorità dell'uomo e il suo potere di disporre della donna.

Da qui alla violenza il passo è brevissimo.
E soprattutto certificato da un Vecchio Testamento, che ormai è troppo vecchio.

mercoledì 18 novembre 2009

Video

Video: adesso la politica si fa con le immagini.
Viedo-interviste, video di quartiere, video messaggi di protesta...

Come il web è stato il foro che ha bucato la diga della stampa ufficiale, il video clip auto-prodotto sta aggirando la Maginot delle grandi TV.
Basta vedere Current Tv.

E allora?.. che ci facciamo qui a leggerci?
Beh, calma... Abbiamo appena imparato a scrivere e ora già dobbiamo imparare a filmare?
Ebbene sì.
Così mi segno sul taccuino i primi consigli del mio giovane amico video maker.

"La zoomata è da filmino della prima comunione. Te ne concedo una in tutto il video. Ci vogliono stacchi, a ripetizione, inquadrature di non più di 5 secondi... perché la gente che guarda ha un'attenzione leggera e si rompe i coglioni prima di chi legge".

lunedì 9 novembre 2009

Briciola

Vorrei dedicare una notizia a chi sente il proprio impegno civile quasi inutile rispetto alla gigantesca presenza dell'egoismo.

Ebbene: un enorme reattore è stato bloccato da una briciola.
C'è di che montarsi la testa.

giovedì 5 novembre 2009

Portafortuna

Ridurre l'impegno per avere uno Stato laico alla presenza del crocefisso nelle aule scolastiche è una trappola demagogica, coperta artatamente da una spessa coltre di ipocrisia, nella quale non mettere il piede.

Per me il criterio giusto potrebbe essere quello di far rimanere i crocefissi dove sono; a meno che non ci sia una persona - anche una sola - che ne richieda la rimozione.

Mi interessano molto di più i comportamenti cristiani (attenzione ai più deboli, lealtà verso gli altri, sobrietà, ecc.), che i simboli.
Molto più i rami, che le radici cristiane

Per quanto poi riguarda gli strenui e fasulli difensori dei "valori cattolici", ricordo una definizione di Bossi che mi colpì come credente. "A me piace il crocefisso e lo tocco ogni volta che esco. E' il mio portafortuna". Sì, portafortuna.