martedì 22 dicembre 2009

Invasione

Temo l'invasione.

La fine della civiltà che mi è stata tramandata, a causa della lenta crescita di questa orda che si espande in tutto il territorio.

Di giorno in giorno, si fanno più arroganti, non si vogliono integrare perché odiano la nostra cultura, disprezzano i nostri simboli nazionali, la nostra Costituzione. Fanno strani riti, a cui partecipatano uomi e donne che urlano. incitati da oratori che predicano lo scontro di civiltà.

Noi all'inizio li abbiamo accolti con disponibilità, ma loro ci hanno sempre ripagato con disprezzo e chiusura

Temo l'invasione dei Leghisti.

sabato 19 dicembre 2009

Welcome

Bilal vuole raggiungere la sua ragazza Minah emigrata in Inghilterra.
Con la terra se la cava bene e in tre mesi arriva dall'Iran fino alle coste di Calais.

Perché lì inizia l'acqua.
Un elemento dove non si sa muovere, come nel mondo dei suoi amici figgiaschi anche loro, che lo emarginano subito.
L'amore brucia e il diciassettenne Bilal decide di investire i suoi ultimi soldi per prendere lezioni di nuoto e imparare a vincere anche l'acqua del mare che la separa da Minah.

Simon si presta, ma con scarso entusiasmo.
Ha altre rogne per la testa, come la sua relazione matrimonale che si sta sgretolando di giorno in giorno. La sua ex moglie, un attivista che sfama gli immigrati portando loro cibo fino sulla spiaggia, lo rimprevera di essere indifferente ai problemi sociali. E Simon incassa, incapace di reagire a questo suo fallimento.

Quando capisce i propositi di Bilal lo sconsiglia col il distacco dell'ex campione di nuoto, spiegandogli che per attraversare la Manica a nuoto ci vogliono anni di allenamento e la fortuna di non incontrare una petroliera che ti schiaccia.

Ma per Bilal, Minah è la sua unica ragione di vita. E per lei è disposto a perderla.
Il film ha un passo leggero; senza colpi di scena porta il confronto tra i due sempre più su un piano esistenziale: un francese che ha tutto per sopravvivere, meno un senso da dare alla sua vita; un migrante che non ha nulla, ma ha un sogno che lo accende di energia e resistenza.

Welcome non è un film dalla grande gestualità, ma la sua potenza sta proprio nel minimalismo anti-spettacolare.
La solidarietà emerge dal quotidiano come se fosse la cosa più scontata del mondo.
Un uomo che aiuta un altro uomo non fa un'opera buona, ma semplicemnte una cosa normale.

Simon scopre che la storia del ragazzo e lentamente se ne fa carico.
Il suo impellente sogno d'amore è quasi il riscatto del suo fallimento matrimoniale.
Anzi, di più: può dare un senso alla sua vita.

Philippe Lioret - autore e regista - realizza un film forte, scarno, essenziale sul tema dell'immigrazione, senza siparietti sentimentali.

E con questa sua sobrietà è riuscito toccare le incrostazioni di ipocrisia e razzismo che ognuno si porta dentro. E solo questione di profondità.

venerdì 18 dicembre 2009

Sputo fiscale

Un altro scudo fiscale, la proroga del precedente.

Un altro insulto a chi con il reddito fisso tiene sulle spalle il peso di gran parte delle spese del Paese.
L'ennesima conferma che questo Governo premia con forti sconti i ricchi furbi evasori e spreme le buste paga dei contribuenti onesti fino all'ultimo centesimo.

Altro che scudo fiscale, questo è uno "sputo fiscale", che mostra il disprezzo verso la progressività della tassazione, prevista dalla Costituzione.

Ancora una volta - nei fatti - violata.

martedì 8 dicembre 2009

Escamotage

Riunione d'urgenza dell'Ufficio Stampa del PDL per trovare una soluzione dopo l'incidente diplomatico provocato dalla Lega con il Cardinale Tettamanzi e le dichiarazioni di Fini sul presepe pieno di extracomunitari "a partire dai re Magi".

Ho trovato! - fa un prestigioso avvocato - faremo il "Presepe Breve".
Silenzio nella sala riunioni; molti si grattano la testa...

Ma non capite? - incalza il prestigioso avvocato - noi diciamo a Porta a Porta che il Presepe è di tutti; poi facciamo un bel decreto legge che impone la chiusura del presepe il 5 gennaio; la notte stessa organizziamo uno sgombero con la forza pubblica di pastorelli, pescivendole, oche e pecorelle; così quando il 6 arrivano i re Magi non c'è più niente, neanche un presepe; e loro se ne tornano indietro, senza che nessuno ci possa dire che siamo razzisti..."

Applausi e pacche sulle spalle.
Tutti si avviano al buffet natalizio nella stanza di là.

domenica 6 dicembre 2009

Viola

Stappiamo l'Italia!
Forse è questa la frase che sintetizza meglio il NO B Day.

Perché tutti noi del corteo sentivamo che il problema di questo paese è diventato il blocco a cui Berlusconi l'ha condannato con il suo bullismo politico.

Ma c'è ancora chi pensa che manifestare contro questo sopruso sia "fare un favore a lui".
Beh, a questi fini strateghi, mandiamo un messaggio chiaro: non ne possiamo più dei tentennamenti del PD, delle sparate di Di Pietro, delle furbizie di Casini, dello spaccacapellismo della Sinistra.

Qui c'è un grumo eversivo anticostituzionale che si chiama berlusconismo e un paese - il nostro - che rischia l'ictus democratico.
Ecco, mentre l'opposizione continua a dire nei microfoni di partito che ci vuole ben altro, è questo il "fuori onda" che viene da Piazza San Giovanni.

(Perché proprio il viola? Vien fuori dalle nostre bandiere rosse, mischiate alla nostra incazzatura nera...)

domenica 29 novembre 2009

Nano-comizi a Largo Argentina (Libertà e Giustizia)

Le persone che hanno capito la truffa del processo breve, la collaborazione con Libera per la difesa delle terre confiscate e la presenza sempre più numerosa di volontari, anche giovani: sono questi i risultanti più importanti che ci portiamo a casa dopo la seconda edizione di Cantoni Animati.

Un’occasione per divulgare la democrazia partendo dalla cronaca politica, che ci ha fatto toccare con mano l’entità della disinformazione su temi cruciali come giustizia, lotta alla mafia, ambiente, tagli alla scuola, alla ricerca e tanti altri.

La tecnica è quella sperimentata: comizi concentrati di Maria, Isabelle, Danilo, Vito e molti altri (con nuovi “oratori” come Oriana, Cinzia, Nicola e la giovane Rossella) e volantinaggio intensivo con testi autoprodotti da tutti i gruppi romani, che hanno fatto un lavoro splendido per contenuti e chiarezza.

Ci sono state però anche delle novità: il mini palco montabile letteralmente creato da Giobbe (ormai in conclamata concorrenza con IKEA) e le videointerviste “professionali” curate dai giovani Tommaso e Elisabetta, del gruppo integrazione - che subito dopo il montaggio contiamo di mettere on line, così come le riprese giornalistiche di Fernando.

Come da copione, non sono mancati nè il picchiatello col mantello e il crocefisso, né i venditori di poesie africane (ormai un arredo fisso della piazza), né gli insulti gratuiti di qualche intollerante e in un caso abbiamo sfiorato la zuffa, ma Danilo – benché pesantemente coinvolto – è stato bravo ad evitarla.

E le persone?

Molte quelle ben informate e solidali, ma tanta anche la disinformazione.
Soprattutto indotta da termini subdoli come quell’aggettivo “breve” accostato a processo. “Perché non è meglio per tutti che i processi siano brevi? ha detto più di un passante leggendo il titolo del volantino che gli stavamo porgendo.

E così, ognuno di noi – su questo come su altri argomenti- ha “contro-informato”, con semplicità e immediatezza. Per rendere chiari concetti anche poco familiari come il paradosso apparente dell'attuale fase economica tra crisi e sovrapproduzione, che abbiamo voluto inserire tra i temi denunciati, in vista della conferenza di Copenaghen sull’ambiente.

Ma la cosa più bella di Cantoni Animati è stata la forte esperienza di partecipazione.

Siamo arrivati ad essere in 25 senza contare gli amici al seguito di molti soci, con più di 10 persone a volantinare sparse in tutta la piazza, mentre con il megafono abbiamo fatto oltre 20 “nano-comizi”, più innumerevoli frasi-flash da 10-15 secondi perfettamente sincronizzate con l'aperture delle porte del bus, la discesa dei passeggeri e la ripartenza dalla fermata di fronte.

Sono state 4 ore intense. Ma ne è valsa la pena.

Quando l’ispettore di polizia (con una gentilezza che ci ha fatto piacere) è venuto a dirci che il nostro tempo era scaduto, ci siamo accorti che era volato.
Tutti eravamo stanchi morti. Ma con la certezza di aver fatto una cosa necessaria, che nessuno fa più: parlare di democrazia e diritti tra la gente.

Commercianti

I commercianti si lamentano per la contrazione dei consumi.

Sappiano che i lavoratori a reddito fisso hanno ancora un conto in sospeso con Berlusconi proprio per come ha lasciato fare ai negozianti una delle speculazioni più clamorose della storia: la traduzione dei prezzi utilizzando il "cambio furbo" di 1000 lire uguale 1 euro.

Quella fu per loro una pacchia, mentre per il popolo delle buste paga il dimezzamento del potere d'acquisto: un trauma dal quale ancora non si è ripreso.

Quindi invece di lamentarsi delle minori vendite, i commercianti riducano i prezzi, per riportarli in equilibrio con il potere d'acquisto degli stipendi.

E vedranno che la gente tornerà nei loro negozi.

giovedì 26 novembre 2009

Donne

Nella giornata dedicata alla violenza contro le donne, ho pensato che sarebbe ora di abrogare le pagine del Vecchio Testamento in cui si racconta che fu Eva a porgere la mela ad Adamo.

Ormai non si fa più caso a quella che sembra una favola sull'ubbidienza.

Eppure, in quelle righe c'è una radice profonda che alimenta la disistima storica che si abbatte da secoli contro le donne.
Una minorità "naturale" che, in questo modo, sembra giustificare la superiorità dell'uomo e il suo potere di disporre della donna.

Da qui alla violenza il passo è brevissimo.
E soprattutto certificato da un Vecchio Testamento, che ormai è troppo vecchio.

mercoledì 18 novembre 2009

Video

Video: adesso la politica si fa con le immagini.
Viedo-interviste, video di quartiere, video messaggi di protesta...

Come il web è stato il foro che ha bucato la diga della stampa ufficiale, il video clip auto-prodotto sta aggirando la Maginot delle grandi TV.
Basta vedere Current Tv.

E allora?.. che ci facciamo qui a leggerci?
Beh, calma... Abbiamo appena imparato a scrivere e ora già dobbiamo imparare a filmare?
Ebbene sì.
Così mi segno sul taccuino i primi consigli del mio giovane amico video maker.

"La zoomata è da filmino della prima comunione. Te ne concedo una in tutto il video. Ci vogliono stacchi, a ripetizione, inquadrature di non più di 5 secondi... perché la gente che guarda ha un'attenzione leggera e si rompe i coglioni prima di chi legge".

lunedì 9 novembre 2009

Briciola

Vorrei dedicare una notizia a chi sente il proprio impegno civile quasi inutile rispetto alla gigantesca presenza dell'egoismo.

Ebbene: un enorme reattore è stato bloccato da una briciola.
C'è di che montarsi la testa.

giovedì 5 novembre 2009

Portafortuna

Ridurre l'impegno per avere uno Stato laico alla presenza del crocefisso nelle aule scolastiche è una trappola demagogica, coperta artatamente da una spessa coltre di ipocrisia, nella quale non mettere il piede.

Per me il criterio giusto potrebbe essere quello di far rimanere i crocefissi dove sono; a meno che non ci sia una persona - anche una sola - che ne richieda la rimozione.

Mi interessano molto di più i comportamenti cristiani (attenzione ai più deboli, lealtà verso gli altri, sobrietà, ecc.), che i simboli.
Molto più i rami, che le radici cristiane

Per quanto poi riguarda gli strenui e fasulli difensori dei "valori cattolici", ricordo una definizione di Bossi che mi colpì come credente. "A me piace il crocefisso e lo tocco ogni volta che esco. E' il mio portafortuna". Sì, portafortuna.

venerdì 30 ottobre 2009

“Testamento biologico: a che punto siamo?”

Incontro del 29 ottobre a Roma (Report )

Cosa dice la Costituzione, perché e come farlo, a chi affidarlo, che valore ha: queste le direttrici su cui si è sviluppato l’incontro sul testamento biologico, organizzato da Isabelle Vankerkove e Vito Blasi del “Gruppo Laicità” del Circolo di Roma.

Il tema – già fortemente sentito – è diventato nelle ultime ore di stringente attualità per le anticipazioni d’agenzia che venivano dalla Camera, dove la discussione pare ormai avviarsi verso una norma “furba” che vuole aggirare il limite posto dalla Costituzione (divieto di imporre un trattamento sanitario) negando che l’accanimeto terapeutico sia un “trattamento sanitario”.

L’interferenza vaticana restrittiva sul tema è stata uno dei punti riflessione dell’incontro, rispetto alla quale è risaltata l’apertura manifestata dall’unica realtà ecclesiale rappresentata, i Valdesi.“Lo Stato – ha affermato Maria Bonafede, la Pastora della Chiesa Valdese che ci ha ospitato – ha il dovere di essere laico, perché la laicità è la migliore garanzia per poter mettere le persone in condizioni di sostenere nel modo migliore scelte difficili, come decidere la sorte di un proprio caro”.

Concetto ripreso e sviluppato anche da Maria Mantello (Pres.Ass. Libero Pensiero Giordano Bruno), che per rendere l'idea di etica laica, si affidata ad una citazione di G.B. Show "E' meglio evitare di dare agli altri quello che vorresti per te; potrebbero avere gusti diversi”.
Anche Primo Mastrantoni, (Ass. Dirtti Utenti e Consumatori) ha insistito sulla libertà di scelta, “peraltro garantita dalla Costituzione – ha specificato - che, vedrete, se passa il disegno di legge alla Camera così com’è, anche questa volta sarà il baluardo su cui s’infrangerà l’ennesimo tentativo di stravolgerla”.

Mina Welby ha parlato da testimone oculare azzerando con le sue prime parole al microfono ogni fruscio in sala. “Una persona in stato terminale – ha raccontato riferendosi alla sua storia – vive tali sofferenze, che alle volte rifiuta persino di essere nutrita. E in quei casi forzare significa aggiungere altra sofferenza, prevaricare”.

Ma in concreto, come si può fare oggi qualcosa che somigli ad un testamento biologico ?

“Con una semplice dichiarazione sostitutiva di atto notorio – ha risposto Sandro Medici, presidente di uno dei 20 Municipi di Roma – di quelle che si fanno al Comune e che comunque conservano una validità difficile da annullare, anche se dovesse passare questa legge. Noi del Municipio X avevamo previsto un giorno alla settimana per ricevere queste dichiarazioni, ma ci siamo accorti ben presto che venivano persone da tutta Roma ed ogni volta ne dovevamo mandare a casa più d’una per mancanza di tempo. Oggi siamo aperti tre volte a settimana”.

Stesso successo nell’XI, come ha raccontato l’Assessore Andrea Beccari. “Noi abbiamo concentrato in un unico atto il testamento biologico, la dichiarazione per la donazione organi e per la cremazione. “Personalmente – ha precisato con ironia – temo che avvenga quello che ha detto il comico Guzzanti. E cioè che questo Governo intenda il testamento “biologico”, nel senso che dopo un po’sparisce senza inquinare…”

Gabriella Magnano (Ass. Libera Cittadinanza) ha molto insistito sul ruolo delle associazioni per la difesa di questo diritto. “Dobbiamo organizzarci e creare una pressione di pubblica opinione che entri nelle aule del Parlamento – ha detto – Questo è un “lavoro” che dobbiamo fare noi cittadini perché i partiti su questa battaglia sono sempre sfumati, sapendo bene – diciamocelo chiaramente – che in Italia chi si mette contro il Vaticano perde belle quote di consenso”.
Ma una legge ci vuole: a sostenerlo è stato il notaio Antonio Caruso, che ha detto di temere l’affermarsi del testamento biologico “fai da te”.

Quando al termine dell’incontro ho ripreso la parola era già tardi, perché molte persone hanno voluto fare domande e intervenire. Allora ho espresso solo il concetto che mi sta più a cuore: se una persona in coma non può vivere per sé, non deve vivere per noi.

domenica 25 ottobre 2009

Il dramma di Vespa

Anche Vespa lotta per il suo posto di lavoro.
La Rai infatti non gli vuole rinnovare il contratto per oltre un milione e mezzo di euro.

Di fronte a questa ingiustizia, Vespa è salito sul tetto della sua supponenza, nella parte soprelevata dalla sua arroganza.
A Viale Mazzini, intuendo il dramma, hanno subito chiamato i pompieri, ma nessuna scala arriva a quella quota.

Il pericolo aumenta con il passare delle ore.
Ma un modo per salvarlo c'è

Basta che precari e salariati portino sotto la sede RAI le loro buste paga - anche con importi miserabili, non importa - così da creare un soffice tappeto cartaceo, che possa attutire il colpo e scongiurare che l'intera nazione rimanga priva, per sempre, di Porta a Porta.

domenica 18 ottobre 2009

Confort

La cultura dell'accumulo e del consumo indotto ha strumenti potentissimi di condizionamento:

  • pubblicità del disagio (se non hai questo prodotto sei uno sfigato),
  • indebitamento subdolo (paghi da gennaio e in "comode rate" )
  • obsolescenza programmata (oggetti fatti per durare poco, che poi si ricomprano perché costa meno che ripararli).

Da questa tossicodipendenza si esce con la convinzione che per essere più sereni serve togliere, non aggiungere.
Per tornare all'essenziale, leggeri, agili.

E più aperti alla relazione con le persone, proprio perché non oppressi da una relazione con le cose (l'assedio delle troppe comode rate).

E' la "decrescita felice" di Latuoche e Pallante.
Quella che serve non solo a conservare il nostro pianeta; anche.
Ma soprattutto a vivere più sereni.

Nel confort della sobrietà

domenica 11 ottobre 2009

Dissossare

Disossare.
E' questo il fine del moderno dittatore.

La dittatura calssica si attrezzava con apparati violenti per reprimere la reazione dei dissidenti.
Quella moderna disossa: priva i soggetti della voglia o dei mezzi per reagire.

Una scuola debole crea insicurezza critica
Un lavoro precario crea insicurezza economica.

Così, minata dalle insicurezze, la dissidenza si depotenzia prima di maturare un'azione critica.
Senza bisogno di manganelli.

E l'impegno per la manutenzione della democrazia diventa un peso tutto sulle spalle della parte consapevole, delle già esigua minoranza istruita e occupata.

Troppo poco per una nazione democratica.

Istruzione e lavoro vertrebano la democrazia.
Se di questi elementi ne manca uno, gli altri si atrofizzano.

Fino a collassare.

sabato 10 ottobre 2009

Esperienza

L'esperienza è quello che ottieni, quando ottieni quello che non desideri.
Un professore, morto di cancro a 40 anni

martedì 6 ottobre 2009

Cripto-pubblicazione

Ho inventato la definizione "cripto-pubblicazione", ovvero quando il dovere di pubblicare una cosa si scontra con la volontà di non farla sapere.

E' quello che succede con le presenze dei deputati: teoricamente pubbliche, ma per trovarle ci vuole il fiuto e la tenacia di Rex.

Si inzia dal sito www.camera.it, poi clicchiamo su

"Resoconti parlamentari", scegliendo

"Resoconti di Assemblea" qui c'è una lista di "sedute"; dobbiamo fare attenzione a selezionarne una conclusa con la votazione, l'unica occasione dove la presenza di un deputato lascia una traccia (il voto, appunto)

apriamo una "Seduta n.__" cliccandoci sopra e ci si allunga sotto gli occhi un lungo elenco senza indicazioni; roba da far desistere il visitatore occasionale; ma non chi già sa la strada fino all'ultima pagina, dove all'ultima riga c'è il link

"votazioni elettroniche": si aprono delle tabelle fitte di numeri; niente paura, nell'intestazione di ogni tabella c'è un numero che si riferisce ad un elenco; se clicchiamo su

"Indice Elnco 1". si apre finalmente l'elenco dei deputati - in ordine alfabetico e senza l'indicazione del partito di appartenenza.

In linea con il cognome di ognuno ci sono varie lettere (per es. F sta per ha voto favorevole, C contrario, ecc.), ma per trovare la legenda è inutile andare a fine elenco - dove di solo si trova - occorre tornate indietro a Votazioni elettroniche e la troveremo tra la prima e la seconda tabella.

E quando la riga di un deputato è vuota?
Vuol dire che in quella seduta era assente.

Quindi, guai a dire a un parlamentare che dovrebbe rendere conto delle sue presenze agli elettori.
Potrebbe offendersi e dirci che siamo in malafede perché "i dati ci sono e sono pubblici".

In "cripto-pubblicazione", ovviamente.

giovedì 1 ottobre 2009

Canarino

La libertà di stampa è come il canarino in miniera: se sta male, poi tocca a noi.
Voglio una stampa libera dall'oppressione dei filtri e dei Feltri.

giovedì 24 settembre 2009

Ambiente

Forse la gente non è interessata alla sopravvivenza,
perché non trova senso.

domenica 20 settembre 2009

Cartomante

La cartomante è bassina, brunetta, ma non sbaglia un colpo.

Come mi vede, si oscura in volto e profetizza:
"Sei un farabutto, ascendente coglione, intellettuale di merda, della sinistra per male, morirai ammazzato".

Chiesa, famiglia e familismo

Sento continui appelli della Chiesa a favore della famiglia.
Pochissimi a favore della collettività.

Intendiamoci: le famiglie in Italia - soprattutto quelle con minori mezzi - hanno ancora bisogno di servizi adeguati (asili, scuole a tempo pieno, supporto per malati e anziani, ecc).

Ma il valore "famiglia" è radicatissimo.Anzi, spesso è così assoluto, da degenerare nel "familismo amorale".
Un atteggiamento primordiale dove i comportamenti altruistici sono riservati solo al nucleo familiare. Mentre fuori di casa. ogni forma "amorale" di egoismo e di accaparramento è lecita

Da credente, chiedo quindi alla Chiesa - ogni volta che giustamente sollecita attenzione verso i bisogni della famiglia - di esprimere con altrettanta forza un richiamo all'etica dei comportamenti collaborativi e responsbili verso "gli altri".

Come pagare le tasse, esprimere pubblicamente la propria opinione, rispettare l'ambiente, denunciare la corruzione, lavorare con coscienza...

giovedì 10 settembre 2009

Differenze

Mentre il premier va ad escort,
l'Economia va a puttane.

lunedì 7 settembre 2009

Cenerentola

Buonasera,
si è smarrita una scarpetta. Per furtuna, è stata trovata la proprietaria. Il ballo del Principe azzuro si è rivelato un vero successo.

Così Minzolini, il direttore del TG1 racconterebbe Cenerentola.
La tecnica è "spezzettare" la notizia e mettere in evidenza i pezzi filo-governativi.
Chi si informa solo con la tiv (70% degli italiani) non capisce, ma è proprio questo lo scopo: dire senza informare.

Altro che influenze A, io vedo che si propaga quella B. (sì, lui) e non vorrei venisse colpito anche il TG3.
A quel punto, sigillo la TV, non pago più il canone e mi rifugio sulla rete.

giovedì 6 agosto 2009

Briganti e brigantesse

Ho prenotato una settimana in un agriturismo nel cuore della Basilicata, per visitare i luoghi del brigantaggio.
E' un fenomeno rimosso dalla storia ufficiale del Paese, che invece ha un'importanza cruciale per capire il Mezzogiorno.

Intendiamoci, non sarà solo un soggiorno di studio... sento già l'odore di fetticcine e il sapore dei pomodori che sanno di pomodori, magari da mischiare in un'insalata con le dolci cipolle rosse e l'olio d'oliva, per fare una scarpetta carica di sugo...

Certo, non bisogna esagerare, altrimenti la notte... dicono... che si possono ancora vedere girare le ombre di briganti e brigantesse...

martedì 28 luglio 2009

A chi sta per partire...

Se questa estate ci taglia la strada un'utilitaria, si può continuare ad apostrofare il guidatore come al solito.

Se invece a fare la scorrettezza è un'auto di lusso, biosonga assolutamente dire: "Brutto figlio di un'escort".

Mi raccomando, non confonsiamoci.

mercoledì 15 luglio 2009

Apocalisse

Non mi preoccupa tanto la fine del mondo, ma la reazione che avranno quelli che la vivranno.

Penso magari al tipo che si è messo i soldi da parte per comprarsi la sua prima auto.
Va dal concessionario e la vede là, fiammante, il colore che voleva, con vetri azzurrati proprio come nel catalogo
Entra nell'abitacolo, afferra soddisfatto lo sterzo e aspira con gioia l'odore di nuovo che emana dai sedili in simil-pelle.

Stretta di mano, ultime formalità e poi... finalmente... si parte. Con l'auto nuova verso casa.
Ma l'indomani finirà il mondo.
Pioveranno fulmini e saette, i vulcani erutteranno lava, un vento spaventoso scoperchierà le tombe e i fiumi strariperanno.

Proprio quando l'aveva parcheggiata in garage, per evitare che si sporcasse.

giovedì 9 luglio 2009

Mille paradisi

Controllo.
La scienza è conoscenza di processi e di forze; quindi la loro previsione, utilizzazione e... controllo .
La civiltà è il progresso della comprensione sulla superstizione.

La religione è un'altra cosa.
E' la sublimazione del nostro limite, dove tutto tende all'equilibrio e all'annullamento della sofferenza: i morti vivranno e gli ultimo saranno i primi.

E se poi Dio non c'è?
Semplice, mi sono sbagliato.

Ma l'uomo c'è.
E fare qualcosa per quel disgraziato che soffre vale più di mille paradisi.
Perché lo faccio per me.

lunedì 6 luglio 2009

Schiavi

Ora finalmente riavremo gli schiavi.

Sì, proprio quelli a cui puoi dare un pezzo di pane se lavorano bene per te o... un calcio se non filano dritti.
Sono gli extracomunitari clandestini.

Da oggi invisibili. Ricattabili.
E criminali per il solo fatto di essere senza documenti.

Anche quelli che hanno perso il lavoro e non l'hanno ritrovato entro sei mesi.
Anche le badanti che hanno fatto domanda senza ricevere la regolarizzazione, aspettano da anni e intanto puliscono il sedere dei nostri vecchi.

Se stanno male dovranno marcire, perché in opsedale non si può più andare.
Se hanno un figlio, sarà invisibile come i genitori, perché non potranno registralo.

Così, dopo averli respinti in mare, quelli che arrivano a terra li respingiamo nel buio della clandestinità, là dove la nostra coscienza non li vede.

E se iniziano a commettere reati, avremo l'ennesima prova che avevamo ragione a pensare che - gira e rigira... i clandestini sono tutti delinquenti.

Nei diritti, con un centrimetro al giorno, si arretra di chilometri.

giovedì 18 giugno 2009

Signora mia

Sì, gli piacevano le donne, però voleva tanto bene agli italiani... (e già...)
Poi, certo, ha sbagliato, ma perché è stato malconsigliato... (poveretto...)

Ma non ha mai messo le mani in tasca agli italiani... (vero...)

E quando c'era lui, cara lei, i treni ad alta velocità arrivavano puntuali e Alitalia è rimasta italiana... (eccome...)
E in tv c'erano sempre tante ricette, pure facili... (facili...)

E ora che ha passato tutto al figlio, come andrà a finire, signora mia?
(Mah... stendiamoci sopra una pietosa velina.)

sabato 6 giugno 2009

Parolicida

Prima ci ha tolto il gusto di urlare "Forza Italia", perché ne ha fatto il nome del suo partito.

Adesso in migliaia di famiglie, i figli stanno cambiando rapidamente il modo di chiamare affettuosamente il padre, perché "papi" non si può più dire...

Insomma, B oltre al resto, ci distrugge anche le nostre parole.

Intanto mobilitiamoci per la difesa di "ciao" e "bella giornata"
(non si sa mai...)

mercoledì 27 maggio 2009

Mele

Mica quello della "violenza"... o magari dell' "inganno.
No, l'albero vietato ad Adamo ed Eva era quello della "conoscenza".

Come dire: più sai, meno ubbidisci.

E così, quell'albero - e quelle mele - le hanno mangiate (e maneggiate) in pochi, per secoli.
Finché è fiorito ancora e sempre di più.
E nessuno è riuscito più a proibirlo: l'Enciclopedia... internet...

Ma servono più cercatori di meli, che mangiatori di mele.

domenica 17 maggio 2009

Democrazia

La democrazia per reggersi ha bisogno di almeno un 20% della popolazione sufficientemente educata.
Ovvero di persone che sappiano apprezzare il valore dei beni immateriali, ponendoli ad una proprità più alta rispetto a quelli materiali.

Si vive bene dove ci sono più persone che leggono, di quante lavano la propria macchina.

venerdì 24 aprile 2009

Minigonna

Le mie giovanili frequentazoni con il volontariato dei Gesuiti, mi regalano spesso il contatto con dei "preti" veramente interessanti.

Uno di questi è un comboniano, che da cadetto dell'Accademia di Livorno si è trovato a fare il missionario in Africa.

"L'Africa mi ha attratto subito. Ho voluto studiare teologia in Uganda e tutti gli studenti si sorprendevano quando dicevo che ero di Roma, perché tutti volevano andare a studiare a Roma. E' stato un periodo di maturazione incredibile. L'unico problema per me era che non potevo marinare mai una lezione, perché ero una macchia bianca nell'aula e se mancavo si vedeva subito".

Parla volentieri e con competenza di informazione avvelenata, quella che nasconde le nefandezza degli speculatori dei paesi ricchi, "dove però si manda 1 euro col telefonino per l'Africa".

"L'informazione corretta sull'Africa è la prima forma di solidarità. Quella di cui ha più bisogno"

Non fa sconti. Sa i fatti. E li racconta.
Ma non rinuncia all'umorismo quando si sente chiedere come debba essere una buona informazione.

"L'informazione deve essere come una minigonna:
- abbastanza lunga da coprire l'essenziale
- abbastanza corta da destare interesse
- con un'apertura per lasciare spazio al mistero"

lunedì 20 aprile 2009

Una lettera per L'Aquila...

Gentile Presidente dell'Associazione Nazionale dei Magistrati,

tramite lei, vorrei che giungesse al Procuratore Capo de L'Aquila Alfredo Rossini - la solidarietà di tanti cittadini, per il suo difficile lavoro di ricerca delle responsabilità, relative al crollo anomalo degli edifici colpiti dal recente terremoto.

I morti abruzzesi - sepolti nel tepore notturno dalle macerie delle loro case costruite in "cemento furbo" - chiedono giustizia.
La chiedono in un paese - il nostro - dove spesso la responsabilità è frammentata in così tanti pezzi, proprio per renderne impossibile la ricomposizione e l'attribuzione certa.

Dottor Rossini, siamo con lei.
Si ricordi di noi - del nostro sostegno - sempre; ma soprattutto quando sarà stanco e offeso.

Perché siamo cittadini silenziosi, ma attenti e resistenti.
Buon lavoro

Massimo Marnetto - Roma

Ps.
per inviare una lettera di solidarietà al Procuratore Rossini, ecco l'indirizzo:
presidente@associazionemagistrati.it

lunedì 13 aprile 2009

Lampo

La vita è come una chiusura lampo: quando c'è un problema è inutile forzare.
Meglio tornare un po' indietro, risolvere la cosa e ripartire.

lunedì 6 aprile 2009

Con Libertà e Giustizia al Circo Massimo

(dialetto romagnolo) "Accidenti!... firmo sì... mica la lascio sola la Costituzione con questi qui che la vogliono scassare..."
(dialetto toscano) "La Carta è scritta col sangue dei nostri partigiani ..."
(dialetto pugliese) " Se oggi siamo in piazza e nessuno ci può sparare è per la Costituzione... dove devo firmare?"

437 firme raccolte e tanta gente mobilitata per la Costituzione.

Firme da tutta l'Italia e di tutti.
Calligrafie filanti di professionisti, scolpite della penna serrata tra i calli della mano, storte (dove ho messo gli occhiali?..), calligrafie bambine di chi è stato strappato dai banchi di scuola per bisogno.

Tante persone unite dallo stesso amore per la Costituzione e dalla stessa preoccupazione che venga stravolta.

Grazie alle splendide persone, che in 16 ore hanno permesso di portare (fisicamente) il tavolo e il materiale di Libertà e Giustizia dalle 7 del mattino al Circo Massimo: Carla Brasini, Isabelle Vankerkove, Linda Catanese, Maria Pirina.

martedì 24 marzo 2009

Mattone-fagia

Il drenaggio di risorse del Piano Casa - dal rispoarmio delle famiglie verso il mattone - ridurrà ulteriormente la propensione al consumo dei privati verso tutti gli altri beni e servizi "non-mattonati".

Ieri come oggi, la politica economica di questo Governomostra il suo respiro corto; quello che ha caratterizzato i condoni e che oggi li ripropone aggiornati, ma sempre con lo stesso scopo: saoddisfare la golosità verso il "mattone" di noi italiani.

domenica 22 marzo 2009

Cerco

Io nella Chiesa cerco carità
e lei offre identità.

Poi, scopro le suore che in Africa distribuiscono i preservativi alle coppie con un malato e se ne infischiano dei precetti assurdi.

Che amore deve avere chi per amore degli altri diventa eretico.
Piccole grandi storie che danno sollievo ai dolenti.
Che mettono l'uomo prima di tutto.

E se c'è chi dice che devi scegliere tra l'uomo e Dio, non ci casco: io scelgo l'uomo, sapendo che solo così trovo Dio.

(Che fatica)

sabato 7 marzo 2009

Verniciare

Verniciare il muro del terrazzo mi piace.

I sentieri di giallo chiaro che spargo con il pennello cancellano gioiosamente lo scuro delle piogge invernali.

L'odore della tinta al quarzo punge le narici.
E mi riporta ai giorni del mio matrimonio, quando andavo a seguire i lavori della casa, tutta odorosa di vernice, con le finestre aperte al sole e gli operai che fischiavano.

Dove avrei portato la mia ragazza, che una domenica di giugno è diventata mia moglie.

domenica 1 marzo 2009

Stupro

In uno stato confessionale - dove cioè il "diritto naturale" viene sublimato in diritto divino - la soluzione per combattere le violenze sessuali è quella di comprimere i "richiami sessuali" femminili (velo, tuniche, ecc.)

Questo perché la pulsione dell'uomo è considerata "naturale" e quindi non si può arginare. Anzi, non si deve.

Infatti, educare i maschi all'autocontrollo è avvertito da queste società come una pericolosa inibizione alla spinta vitale della procreazione.

Pensate che mi stia riferendo ai Talebani?
Certo, ma senza andare così lontano, possiamo con un po' di attenzione trovare questo atteggiamento anche tra le persone che ci circondano.

Quelle che si dichiarano progressiste, ma che poi - uscendo dalla lettura di un articolo sull'ultimo stupro - si lasciano sfuggire...eh però...se l'è cercata... andare in giro da sola a mezzanotte"

venerdì 27 febbraio 2009

Privacy

Senza intercettazioni telefoniche,
si garantisce la privacy dei delinquenti.

Se il Governo si batte per questo obiettivo,
non siamo messi bene.

domenica 1 febbraio 2009

Vuoti a perdere (voto film 8 1/2)

Josef con trent'anni d'insegnamento sulle spalle non può farsi prendere in giro di un studentello molesto, anche se è il figlio del maggiore sponsor della scuola.
Così, dopo la terza interruzione, gli spreme una spugna sulla testa, bagnandolo come un pulcino.
Nel colloquio con la preside scopre all'improvviso che di quella vita non ne può più. "Non sono più felice", dice e si dimette nella sorpresa generale.
Inizia così la sua vita da pensionato, facendo dei lavoretti in casa senza passione e con la moglie che lo incalza per ogni guaio che combina.
Decide così di trovarsi un lavoro qualsiasi.
Prova con le consegne in bicicletta, visto che il fisico ancora è in forma, ma cade e si ferisce un piede.
La moglie - anche lei insegnante di tedesco in pensione e ancora di piacevole presenza - lo rimprovera per la sua imprudenza, ma nello stesso tempo è contenta che la convalescenza lo contringa a stare un po' con lei. Lei che vorrebbe rianimare il loro rapporto, ma le sue premure non riescono a suscitare nel marito alcun interesse.
Appena rimesso, Josef trova lavoro nel reparto dei vuoti a rendere del grande magazzino. Il lavoro è semplice: prendere le bottiglie restituite e metterle nelle cassette. Ma lui, con la sua cultura e sensibilità, instaura con clienti un rapporto di cordialità e così si fa presto ben volere da tutti.
Sarebbe tutto perfetto, ma invece fa spesso dei sogni erotici, nei quali appare una sua ex collega che lo ha sempre tentato e che forse lo avrebbe voluto anche sedurre.
Un giorno la donna si presenta e gli lascia un esplicito bigliettino per invitarlo a casa quando il marito non c'è. Lui va, ma sbaglia giorno e così inventa davanti al marito che il motivo di quella visita era solo chiederle se poteva fare ripetizioni ad un suo collega, un giovane magazziniere che non riesce ad avere una ragazza.
La collega si presta, ma poi lo chiama in casa e più di una volta chiude la comunicazione quando sente la voce della moglie.
Che inizia ad insospettirsi.
Il timore che possa avere un'altra donna convince la moglie ad essere più attraente. Si taglia i capelli, si mostra gentile, lo raggiunge anche nel suo divano letto, dove ormai va a dormire da solo, per corteggiarlo, ma senza avere nessuna attenzione.
Attenzioni che invece riceve da un suo maturo allievo, a cui dà lezioni di tedesco e che alla fine le confessa in perfetto tedesco che in realtà le ha chieisto delle lezioni solo perché è innamorato di lei.
Intanto la giovane figlia si è separata dal marito e trova consolazione in un gruppo religioso.
Una volta la ragazza va a trovare il padre mentre con lui c'è un ex collega scapolone, che non sapendo che la ragazza è la figlia, si lascia andare in complimenti molto espliciti.
Josef, invece di risentirsi, prende la palla al balzo e riferisce al collega che ha fatto colpo sulla ragazza dandole anche l'indirizzo del lavoro per poterla corteggiare.
I due alla fine passano dall'amicizia all'amore, senza che la ragazza, né il suo fidanzato sospettino il ruolo del padre.
Tutto esce allo scoperto in occasione dell'anniversario di Josef, quando il collega arriva a prendere in auto la ragazza e scopre che è la figlia di Joasef. All'inizio i due si danno del lei, ma poi Josef confessa, sperando in un perdono soprattutto in vista della sopresa verso cui sta portando il gruppo.

Infatti,arrivati in un campo, si vede il pallone di una mongolfiera che stanno gonfiando per loro.
La sorpresa spiazza la moglie, in conflitto tra la gioia del dono e la paura del volo.
Josef la convince, ma mentre sono a bordo la mongolfiera si disancora senza il pilota a bordo.

Tra la paura e la meraviglia per la visione delle campagne praghesi i due finalmente riescono ad atterrare, felici di essere ancora vivi.
E insieme.

E' un film che mi è molto piaciuto per la sua originalità, leggerezza e micidiale ironia dei dialoghi, azzeccatissimi.

martedì 27 gennaio 2009

Europa

Vado a Parigi.
Un paio di giorni per stabilire una prima forma di collaborazione tra le associazioni del mio quartiere e quelle di un quartiere di Parigi.

L'obiettivo è quello di arrivare a un gemellaggio questa estate, non calato dall'alto, ma costruito sulla condivisione di azioni svolte al servizio del territorio.

Poi, c'è anche l'arte.

Allora, vorrei sperimentare "ArtiColazione", un pacchetto costruito da residenti per gli ospiti parigini che preveda:
1 - visita ad una grande mostra (a febbraio ci sono i Futuristi)
2 - un pasto in famiglia; anche la cucina è uno scambio culturale
3 - la visita ad un luogo particolare del quartiere, che puoi mostrare solo tu che ci sei nato.


Per ora, la cosa non prevede pernottamenti in casa, ma spero che con un po' di affiatamento si crei quella amicizia che porti a dire: ma dai, la prossima volta lascia stare il B&B e vieni a dormire da me.

Il tutto, ovviamente, sarà reciproco, finché per loro venire a Roma - e viceversa - non sarà più andare all'estero, ma spostarsi in Europa.

Forse se ci facciamo amici europei, con i quali vedersi di tanto in tanto, l'identità europea diventa "calda". E non solo un trattato.

lunedì 26 gennaio 2009

Al Direttore de L'Osservatore Romano (lettera)

Egregio Direttore, Giovanni Maria Vian,

da credente, le scrivo perché ritengo che il Papa abbia sbagliato a riammettere nella Chiesa il Vescovo Richard Williamson, perché il suo pensiero negazionista rispetto all'Olocausto è contrario alla verità ed alla giustizia.

Sono profondamente deluso dalla scelta del Santo Padre, ma non confuso.
Perché ho memoria.

Memoria di milioni di corpi di intere famiglie di ebrei senza vita, prosciugati dalla fame prima che dal gas.
Per questo, la mia coscienza mi impone di criticare questa decisione. Senza esitazioni.

Con amarezza
Massimo Marnetto
25-01-09

sabato 24 gennaio 2009

La terrazza (film)

Nella Casa del Cinema - a Roma - stanno dando una bella retrospettiva di Ettore Scola.

Oggi, ho rivisto "La terrazza" uno dei ritratti più abrasivi degli intellettuali di sinistra e ho pensato a tutte le persone incontrate nel PD, che vengono da anni di militanza.

Dai fluviali dibattiti a cui hanno partecipato nelle sezioni, dagli inamidati interventi dei leader nei congressi. Dalla disciplina che vigeva nei grandi partiti di massa...

Insomma, chi ha vissuto la politica di quegli anni "da dentro" ha letteralmente resistito ad una pressione.
Ecco perché i militanti li ascolto con rispetto.

La terrazza anticipa Ecce Bombo di Moretti per la stessa volontà di stanare le parole fasulle della politica e liberare gli ideali dalle incrostazioni della routine.

Scola coglie il danno del "pensiero unico", ovvero la regressione dei concetti ormai privi di coerenza, come si vede dalle parole di rivoluzione maneggiate come cocktail nell' elegante terrazza.

Lentamente la nevrosi monta e si surriscalda nella ripetizione delle loro parole, riti, battute... accentuata nella replica ossessiva della scena di avvio del buffet in terrazza.

Alla fine è un temporale a spegnere - almeno per un attimo - questa brace di parole inutili. Tutti scappano all'interno del salone e cantano insieme.
Canzoni banali, ma finalmente vere.

martedì 20 gennaio 2009

Ingenui

Beh, lo confesso: oggi ho invidiato gli Americani.
Hanno creduto nell'impossibile e alla fine, è arrivato Obama.

Dovremmo imparare a non aver paura di essere presi per ingenui, per essere veramente innovatori.

domenica 11 gennaio 2009

Valzer con Bashir (film)

Rimozione o ricomposizione? Scordare per non soffrire dei propri errori..o capire, a costo di ricostruire il mosaico della nostra parte peggiore?

Queste domande le sentiamo in convegni spesso noiosi, mentre il regista Ari Folman le usa per una narrazione scarna (servendosi della tecnica del fumetto animato) e trascinante, per descrivere il suo sforzo nel recuperare la memoria annullata in coincidenza con la sua esperienza militare in Libano.

Il subconscio lo aspetta la notte, quando 26 cani rabbiosi si sguinzagliano nei suoi sogni fino a svegliarlo d’angoscia.

L’ex soldato (alter ego di Folman) allora decide di ricostruire il suo passato per stanarlo dal suo subconscio e guardarlo in faccia.
Va a trovare i suoi ex commilitoni per acquisire informazioni; consulta i suoi amici, una psicologa… e il mosaico si riempie lentamente di tessere.

La scoperta è tragica: Folman era nella divisione che ha consentito ai Falangisti Libanesi di compiere indisturbati il massacro dei civili palestinesi nei campi di Sabra e Chatila.

Un ricordo che emerge con un collegamento – se possibile - ancora più inquietante, quello della strage ad opera dei Nazisti nel ghetto di Varsavia.

Folman ha capito il peso di quella complicità e del perché il suo cervello ha tentato di occultarla.

Il suo cartoon non lascia scampo ad alibi, fino a dissolversi per far posto ad immagini originali di donne palestinesi che rientrano nei campi distrutti e disperate riconoscono i corpi dei loro uomini, bambini, vecchi, impastati di sangue e polvere delle macerie.

Il regista israeliano non giudica nessuno, consapevole che in questo travagliato pezzo di mondo la logica della ragione e del torto non basta più a spiegare i lunghi anni di atrocità reciproche.

Mostra solo l’insensatezza e l’orrore della guerra, non con l’autocritica feroce dei registi americani che hanno raccontato il Vietnam, ma con il distacco di chi viene soprafatto dagli eventi in cui non riconosce la propria indole.

Il suo corto si rivolge al suo popolo, non come un atto di accusa, ma piuttosto di sfida; a non rimuovere gli Olocausti provocati, per ricordare solo quello subito.
Una coincidenza con le operazioni di Gaza non prevista, quanto deflagrante.

martedì 6 gennaio 2009

Viola

All'inizio non ci volevo andare.

Vedere le immagini a rallentatore per oltre 10 minuti la reputavo un'esperienza al di là della mia sensibilità artistica.
Poi ho scoperto che la mostra di Bill Viola - uno dei maggiori esponenti della video art newyorkese - era abbinata a quella dei 40 anni della Primavera di Praga e allora sono andato.

Viola mi ha colpito.
L'altissima definizione dei filmati, la loro proiezione in sale completamente buie, la lenta scansione delle immagini dei corpi e dei volti degli attori che rappresentano le emozioni umane è un mix... ipnotico.

L'arte esplora da tempo le emozioni della velocità; mai aveva reso con tanta bellezza quelle della lentezza.

Arredamento

Quando sono ospitato, considero la TV accesa una piccola scortesia.

Eppure, ci sono tante persone che sentono il bisogno di farti trovare un "rumore di fondo", quasi un arredamento sonoro.

Come se la quiete sia da sfigati.