sabato 24 gennaio 2009

La terrazza (film)

Nella Casa del Cinema - a Roma - stanno dando una bella retrospettiva di Ettore Scola.

Oggi, ho rivisto "La terrazza" uno dei ritratti più abrasivi degli intellettuali di sinistra e ho pensato a tutte le persone incontrate nel PD, che vengono da anni di militanza.

Dai fluviali dibattiti a cui hanno partecipato nelle sezioni, dagli inamidati interventi dei leader nei congressi. Dalla disciplina che vigeva nei grandi partiti di massa...

Insomma, chi ha vissuto la politica di quegli anni "da dentro" ha letteralmente resistito ad una pressione.
Ecco perché i militanti li ascolto con rispetto.

La terrazza anticipa Ecce Bombo di Moretti per la stessa volontà di stanare le parole fasulle della politica e liberare gli ideali dalle incrostazioni della routine.

Scola coglie il danno del "pensiero unico", ovvero la regressione dei concetti ormai privi di coerenza, come si vede dalle parole di rivoluzione maneggiate come cocktail nell' elegante terrazza.

Lentamente la nevrosi monta e si surriscalda nella ripetizione delle loro parole, riti, battute... accentuata nella replica ossessiva della scena di avvio del buffet in terrazza.

Alla fine è un temporale a spegnere - almeno per un attimo - questa brace di parole inutili. Tutti scappano all'interno del salone e cantano insieme.
Canzoni banali, ma finalmente vere.

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