Ridurre l'impegno per avere uno Stato laico alla presenza del crocefisso nelle aule scolastiche è una trappola demagogica, coperta artatamente da una spessa coltre di ipocrisia, nella quale non mettere il piede.
Per me il criterio giusto potrebbe essere quello di far rimanere i crocefissi dove sono; a meno che non ci sia una persona - anche una sola - che ne richieda la rimozione.
Mi interessano molto di più i comportamenti cristiani (attenzione ai più deboli, lealtà verso gli altri, sobrietà, ecc.), che i simboli.
Molto più i rami, che le radici cristiane
Per quanto poi riguarda gli strenui e fasulli difensori dei "valori cattolici", ricordo una definizione di Bossi che mi colpì come credente. "A me piace il crocefisso e lo tocco ogni volta che esco. E' il mio portafortuna". Sì, portafortuna.
giovedì 5 novembre 2009
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