Io non sono ebreo,
ma mi sento ebreo quando penso alla sofferenza dell'Olocausto.
Io non sono palestinese,
ma è come se lo fossi se guardo alla sofferenza di un popolo dimenticato a Gaza
Io non sono una donna
ma soffro per le violenze e le umiliazioni che ancora le donne devono subire.
Io non sono perseguitato,
ma impegno il mio tempo per rimuovere le ingiustizie.
Sono un uomo fortunato,
perché ho ricevuto amore e cultura.
Perché capisco il dolore.
mercoledì 27 gennaio 2010
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1 commento:
Sì, siamo davvero uomini fortunati. Per questo dobbiamo ricordare e non solo.Un caro saluto
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