giovedì 3 luglio 2008

Devo pensarci...

Mai sono stato così combattuto.
Parlo della partecipazione alla manifestazione dell' 8 luglio.

Da una parte si trova l'esigenza sacrosanta di denunciare le ultime devastazioni di Berlusconi; dall'altra, atteggiamenti di furbizia organizzativa e aggressività nei confronti delle scelte di Napolitano, Veltroni e del PD.

A suo tempo, ho dato - come molti altri - il mio contributo convinto ai girotondi.
Ma allora la reazione dei cittadini era chiara e univoca: il girotondo era un antifurto che scattava contro i ladri democrazia.

Adesso vedo il tentativo di prendere "due piccioni con una fava": manifestare contro Berlusconi e il suo governo e - già che ci siamo - bocciare il progetto del PD, in una fase cruciale della sua evoluzione.

Là eravamo cittadini auto organizzati senza partiti.
Qui, c'è l' IdV che ha preparato tutto senza coinvolgere nella progettazione dell'evento il PD - con cui ieri si è presentato alle elezioni - per lasciargli volutamente l'unico ruolo subalterno di... aderente.

Questa malizia da scarpe grosse e cervello fino non mi piace.

Ma poi mi chiedo: posso permettermi il lusso di queste riflessioni mentre Berlusconi saccheggia la democrazie e le sue regole?

Devo pensarci.
Devo pensarci fino all'ultimo.

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