lunedì 14 luglio 2008

Saluto

Faccaimo sempre più fatica a salutarci.
Un gesto una volta semplice e cordiale, si è incrostato di significati.

Così, aumentano di giorno in giorno i tirchi di saluto. Quelli convinti che se non danno troppa confidenza, aumentano le loro quotazioni.

Il cattivo esempio viene anche dalla politica, dove ministri e parlamentari anche quando si stringono la mano, non si guardano. Questo vizzietto spesso lo sfoggiano anche con gli elettori.

Capita che il politico porge la mano, ma già guarda altrove, come a dire "ti do il contatto, ma non l'attenzione".
E io, se fanno così, non gliela stringo.

E' la mia battaglia (idealista, lo so) per relazioni più autentiche.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se è così, anch'io non gliela stringo, la mano :)

Il saluto è un accreditamento d'esistenza: prendo in carico che 'ci sei' e col saluto esprimo il piacere che questo avvenga.
Per questo, per me, il saluto ha senso e valore solo nello scambio e nella vicendevolezza.
Un saluto con stretta di mano :)
zena

Massimo Marnetto ha detto...

Porca miseria: un commento!
Che bello...
Pensavo di essermi sbagliato e commentato da solo...
Grazie Zena.