giovedì 24 luglio 2008

Truffetta del cuoco

Buongiorno!
Mi giro verso chi mi ha salutato, ma non lo riconosco.
"Lei non si ricorda di me?... eppure io la vedo tutti i giorni dove va a mangiare" Rimango spiazziato, perché di solito mi faccio un panino per utilizzare la pausa pranzo per scrivire. Lui continua a sorridermi. E' un omone di chiara estrazione araba, che si professa cuoco tunisino del ristorante dove - secondo lui - io consumerei il mio pranzo di lavoro.
"E in quale ristorante lavora, scusi?.." Senza perdere il suo sorriso mi chiede di indovinare. Inizio a sentire puzza di bruciato. Non indovino e non ci provo nemmeno.
Allora lui attacca con la storia... "Sto andando all'ospedale Santo Spirito: se mi nasce un maschio io invito tutti a cena per mangiare a volontà... Ora però, il mio ristorante è chiuso. E io non ho soldi fino alla sua apertura.... Capisce il mio problema?"
Lo guardo dritto negli occhi per fargli capire che non attacca.
Lui capisce che gli è andata male. "Ok fratello... non fa niente", fa andandosene con il suo sorriso indissolubile.
Insomma, un'altra variante delle tante truffe.

Come lo racconto a casa, mi prendono subito in giro: per forza che ci provano con te... si vede subito che hai l'aria da rimbambito...

Nessun commento: